Ascolto, Mediazione Sostegno Educativo Gratuito

Ascolto, Mediazione Sostegno Educativo Gratuito

L'Associazione Me.Dia.Re. e la Cooperativa Il Ricino, in relazione alla situazione eccezionale in atto a causa dell’epidemia e grazie al contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo, hanno attivato forme gratuite di sostegno da remoto, nei termini di servizi on line e/o telefonici di Ascolto e Gestione dei Conflitti, di supporto e facilitazione della comunicazione interpersonale e di sostegno educativo e psicologico per persone e famiglie che, anche a causa delle misure restrittive della circolazione finalizzate al contenimento dell’epidemia da Coronavirus, si trovino a vivere situazioni di criticità relazionali e difficoltà di comunicazione o di aperta conflittualità.


La decisione di attivare tale servizio si collega alla constatazione che l’irruzione dell’emergenza epidemica nella nostra quotidianità ha assai più che sconvolto le nostre abitudini. Infatti, sta infliggendo severi colpi alle nostre sicurezze (spesso poche e non così salde), nella misura in cui, da un lato, ci espone ad una minaccia che sfugge ad ogni possibile individuazione e controllo e, dall’altro, impedendoci di uscire di casa, se non entro ristretti limiti, e anche in tal caso, obbligandoci ad interazioni solo ad una certa distanza (non possiamo abbracciarci né avere contatti ravvicinati), ci pone in una condizione paradossale e contraddittoria: siamo contemporaneamente  costretti a “convivenze forzate 0-24” che, se possono procurarci possibilità relazionali e di altra natura prima impedite dai ritmi severi del tran-tran quotidiano, possono anche mettere a dura prova i nostri rapporti, inclusi quelli più consolidati.


Se alla crescente sensazione della presenza di una sorta di nemico tanto impercettibile quanto insidioso, aggiungiamo le ansie e le preoccupazioni per il presente e il futuro su aspetti fondamentali dell’esistenza (la salute, il lavoro, il reddito, la scuola), si può facilmente comprendere come possano facilmente stress, paure e  frustrazioni dare luogo a difficoltà di condivisione e supporto reciproco, traducendosi in fattori emotivi favorenti l’assunzione di atteggiamenti o condotte conflittuali.

Inoltre, se può apparire intuibile facilmente come la  costrizione alla permanenza in casa sia in grado di produrre l’innesco di problemi di comunicazione, come un’esasperazione di dinamiche conflittuali preesistenti, una slatentizzazione di quelle fino a quel momento soggiacenti, potrebbero verosimilmente avviarsi incomprensioni e tensioni anche tra famigliari che, non trovandosi nella stessa abitazione, proprio per l’impossibilità di incontrarsi e frequentarsi, sviluppano rilevanti difficoltà di dialogo.


Infine la gestione h24 dei bambini, ha comportato un esponenziale aumento della mole di lavoro e dei pensieri per gli adulti chiamati a rispondere a tutte le necessità educative dei figli: i genitori si sono trasformati in insegnanti, devono cercare di garantire un minimo di attività fisica, proporre laboratori e attività almeno parzialmente educative, mantenere i rapporti “virtuali” con i compagni e molto altro. In tutto questo devono inoltre trovare tempo e spazio mentale per lavorare in smartworking e per far quadrare i conti.


In pratica le azioni di Ascolto e Mediazione consistono nello svolgimento in remoto (mediante videochiamate o conversazioni telefoniche, su appuntamento) di:

  • colloqui individuali di orientamento e sostegno nella situazione di conflitto;
  • colloqui di mediazione: tali colloqui, gestiti da mediatori (che sono mediatori familiare e penali con anni di esperienza in tali ambiti, nonché in quelli della mediazione dei conflitti in altri contesti relazionali: di lavoro, di vicinato e comunità, sanitario) si svolgono (sempre da remoto) con i due o più attori del conflitto o i due o più protagonisti della relazione caratterizzata da difficoltà di comunicazione.

Le azioni di Sostegno Educativo invece includono:

  • attuazione di chiamate, videochiamate, chat e mail a sostegno dei genitori che sentono difficoltà nella gestione della quotidianità con i propri figli (bambini nervosi, stressati ed oppositivi) o che accusano fatica nel conciliare lo SmartWorking con la gestione dei bambini;
  • invio di materiale ricreativo da proporre o da fare con i bambini (giochi, video, proposte di lettura, tutorial, materiale che aiuti a spiegare l’attuale situazione di crisi, ecc.), che abbiano sullo sfondo un fine educativo, che possa portare ad un arricchimento di contenuti del tempo trascorso insieme, evitando ad esempio che i bambini restino per ore “incollati” agli schermi;
  • chiamate e videochiamate con i minori per intrattenerli quando i genitori stanno lavorando in modalità smartworking o per alleggerirli un po’ in situazioni particolarmente faticose. Le proposte comprendono giochi, tutorial, creazione di “laboratori virtuali”, ecc.
  • aiuto a distanza nella realizzazione dei compiti scolastici
  • attuazione di interventi educativi con i minori in situazioni di separazione: sarà possibile effettuare videochiamate in contemporanea con più persone (ad es educatore, minore, genitore non affidatario) per poter garantire il proseguire dei rapporti con il genitore con cui il minore non vive, nel caso in cui si sia optato per l’interruzione degli incontri di persona. In questo modo potranno essere calendarizzate le visite “virtuali”, che saranno così garantite. Inoltre l’educatore potrà intervenire proponendo attività da svolgere insieme rendendo più ricca e qualitativa l’interazione.

Gli interventi saranno attuati in un’ottica di ascolto e accoglienza delle difficoltà e di stesura di proposte volte alla ricerca di strategie pratiche per la gestione del problema (problem solving)


Infine sarà possibile garantire ai membri delle famiglie coinvolte nelle attività di mediazione e/o in quelle educative la possibilità di usufruire di colloqui psicologici.

Come si svolge il servizio

Dopo il primo contatto (telefonico, via e-mail o con messaggio privato sulla pagina Facebook di Me.Dia.Re. o della cooperativa Il Ricino), si viene contattati telefonicamente da un professionista per concordare tempi e modi per un primo appuntamento da remoto. Infatti, sia il primo che gli eventuali successivi colloqui, individuali e non, potranno svolgersi via Skype o su altre piattaforme, oppure telefonicamente, in base alle possibilità di ciascuno.

Chi desidera avvalersi di tale aiuto, completamente gratuito, può contattarci nei seguenti modi: