Il Ricino Cooperativa Sociale

Chi Siamo

La cooperativa nasce nel 1990 dalla volontà di un gruppo di giovani radicati nel territorio di Moncalieri che individuano, come ambito d’intervento per il loro impegno nel sociale, l’accoglienza alle donne sole con figli a carico. Il gruppo di giovani fruisce dell’appoggio dei padri Maristi, attivi come congregazione da anni sul territorio di Moncalieri, sia nella condivisione ideale del progetto della cooperativa che nel sostegno concreto, attraverso la locazione di una struttura di loro proprietà, che diviene la sede del primo servizio.

La cooperativa ha sempre voluto impegnarsi in progetti dedicati ai minori, alle famiglie in condizioni di agio e di disagio, alla genitorialità e alle mamme in difficoltà, offrendo interventi di qualità.

Si tratta di una Cooperativa non numerosa, in cui è possibile quindi prestare attenzione alla persona e ai lavoratori, incarnando realmente le finalità di questo genere di organizzazioni lavorative.

I nostri soci lavoratori sono educatori professionali, laureati in Scienze dell’Educazione e operatori socio sanitari che garantiscono così un intervento e un taglio professionale specifico nell’integrazione delle varie professionalità e dei vari sguardi.

La maggiore presenza di donne al nostro interno ci rende certamente sensibili alle tematiche familiari e alle difficoltà quotidiane legate all’essere donna e madre.

In ogni progetto è fortemente presente l’attenzione e la cura degli aspetti relazionali come base su cui costruire l’intervento. Si ritiene prioritario non solo offrire servizi di qualità, quanto sviluppare relazioni ed intervenire dove esse risultano deficitarie. Per sviluppo delle relazioni si fa riferimento sia alla sfera famigliare che sociale come occasione di scambio, confronto e riduzione della solitudine. É per questo che l’ambito d’intervento è rivolto sia all’agio (come promozione e sviluppo dello stesso) che al disagio (come azione di prevenzione secondaria).

La professionalità del personale è sostenuta grazie a una formazione costante e a supervisioni continuative rivolte a tutte le équipe.

Perché ci chiamano così

Ricordo il primo colloquio, quando mi dissero il nome della cooperativa, ILRICINO, mi venne da storcere il naso. La mente evoca immediatamente qualcosa di sgradevole, amaro. Invece la realtà che mi si parò dinnanzi fu l'esatto contrario: persone gentili e un clima sereno. Anche la comunità, dove iniziai il mio lungo percorso in cooperativa, si presentava accogliente e colorata. Ma allora perché questo nome? Dovette passare un po' di tempo prima che ne chiedessi la spiegazione ad uno dei soci fondatori, Padre Mario. Mi spiegò che il nome era stato preso dalla storia di un profeta narrata nella Bibbia, Giona (quello della Balena! pensai ovviamente). Ebbene Giona si stava recando a NInive per svolgere la sua missione di profeta, ma prima doveva affrontare l'attraversamento di un deserto, cosicche' decise di riposarsi un po' prima della partenza. Dio allora, per rendere ancora più ristoratore il suo riposo, fece crescere accanto a lui un albero di ricino, che e' un albero rigoglioso, con le foglie grandi. Sotto questa piacevole ombra Giona ebbe modo di trovare fresco e di riposarsi dalle sue fatiche. Ma quell'ombra era davvero piacevole e quella città molto lontana, per cui Giona faceva fatica a lasciare questo luogo così accogliente. Dio si accorse che Giona aveva delle resistenze a ripartire e aveva bisogno che Giona continuasse la sua opera di profeta, per cui decise di far seccare la pianta di ricino, cosi' a Giona non rimase che rimettersi in cammino e seguire ciò che era stato chiamato a compiere. Mario mi disse che la comunità voleva proprio essere questo per le donne ed i bambini accolti: un posto dove trovare riparo, dove riposarsi dalle fatiche della vita, dove fermarsi e nutrirsi per un periodo, ma ad un certo punto il ricino deve "seccare" per lasciare andare le persone, per permettere loro di vivere la propria vita in autonomia. Questo nome lo portiamo con orgoglio, certe di riuscire a trasmettere questo significato alle persone che accogliamo.